Una trapunta consiste in un leggero materiale da imbottitura inserito tra due teli di stoffa e tenuto fermo da una serie di cuciture.
Telo superiore
Per lo strato superiore della trapunta si usa una stoffa liscia, di medio peso, come il percalle e il popeline di cotone o di cotone-poliestere misto. Si possono usare gli stampati oppure si può preparare un telo a PATCHWORK. Si può decorare una stoffa in tinta unita con APPLICAZIONI o con un ricamo, ma anche le cuciture da sole possono creare un motivo geometrico piacevole.
Telo inferiore
Evitare le stoffe scivolose, perché la trapunta tenderebbe a cadere dal letto. L’ideale è una stoffa di medio peso facile da cucire, come il cotone leggero, la mussola o la flanellina di cotone. Si può usare un lenzuolo o comprare la tela per lenzuola, possibilmente di un colore che si accorda con la parte superiore.
Imbottitura
Usare l’ovattina sintetica, che è calda, lavabile, facile da cucire e si trova in vari spessori e misure.
Attrezzatura
Gli aghi n. 8 e n. 9 sono i piú usati; il n. 7 va bene per le stoffe pesanti, il n. 10 per quelle piú delicate e leggere. Come lunghezza d’ago stare tra i 3 e i 4 cm e usare quelli con i quali ci si trova meglio. Il filo dev’essere resistente: filo di cotone n. 40, ritorto di seta odi cotone (quello per gli occhielli), filo di poliestere, tutti adatti al trapunto. Se si usa il filo di cotone, strofinare ogni gugliata con una tavoletta di paraffina per impedire che si attorcigli osi sfilacci.
Per lavori di piccole dimensioni si può comprare un telaio da trapunto nei negozi di lavori femminili. Altrimenti, si può usare un telaio d’arazzo, benché un copriletto si lavori meglio su un telaio fatto appositamente. Occorrerà anche un ditale, un copridito di gomma (nei negozi di cartoleria), forbicine per tagliare le sagome e forbici da sarto.
Misure e taglio
Progettare il disegno e le misure su carta millimetrata. Per le diverse forme di un disegno preparare delle sagome di cartoncino. Le righe del trapunto possono distare fra loro fino a 15 cm, se si usa l’ovattina sintetica che non si sfalda facilmente. Per compensare il restringimento durante la cucitura, l’ovattina dovrebbe essere più larga di 2,5 cm tutt’intorno rispetto alla misura della trapunta finita.
Per la stessa ragione, quando si taglia la stoffa per i due teli, calcolare da 2 a 5 cm in più tutt’intorno.
Se lo strato inferiore della trapunta verrà usato per formare un bordo, questo telo dovrà essere più grande tutt’intorno, rispetto a quello superiore, quanto l’altezza del bordo che si intende fare più I cm da ripiegare in sotto.
Confezione e trapunto
Stendere il telo inferiore e su di esso appoggiare l’imbottitura e il telo superiore.
Misurare i quattro lati e segnare la metà esatta di ciascuno con uno spillo. Imbastire una linea orizzontale e una verticale che uniscono il punto mediano di due lati opposti e che si intersecano al centro della trapunta, dividendola cosi in quarti. Imbastire tutta la trapunta con filze che partono dal centro verso i bordi, a raggiera.
Misurare e tagliare i montanti uno alla volta. Dovrebbero entrare forzando fra le due traverse. Sistemarli nella posizione segnata e controllare con filo a piombo e livella che siano perfettamente verticali e ad angolo retto rispetto alle traverse. Inchiodarli con chiodi in sbieco alle due traverse. Decidere dove si vuole collocare la porta ed eliminare uno dei montanti nel punto prestabilito, lasciando uno spazio di circa 80 cm. Misurare l’altezza del vano porta (l’altezza standard di una porta è sui 2 m); quindi tagliare un’asse che misuri quanto la larghezza della porta e inchiodarla trasversalmente, all’altezza stabilita, per formare l’intelaiatura superiore della porta. Tagliare anche un pezzo piú corto che andrà inserito centralmente fra la tra versa superiore e la traversa del telaio della porta, e inchiodarlo a entrambe. Misurare le dimensioni della porta, quindi tagliare in misura le assi di legno dolce che andranno a costituire il telaio della porta, e cioè la traversa superiore e i due montanti laterali, a uno dei quali andranno applicate le cerniere di sostegno dell’anta. Inchiodare alla struttura precedentemente fissata. Tagliare ed eliminare la parte di traversa inferiore che occupava la soglia della porta.
Per consolidare la struttura ima volta fissati tutti i montanti, sistemare fra i montanti stessi dei rinforzi di legno, posizionandoli a metà altezza circa fra pavimento e soffitto, e inserendone altri, piú in alto, per l’eventuale aggancio di mobiletti pensili o quadri; verificarne l’orizzontalità con la livella. Ricoprire entrambi i lati della struttura di legno con pannelli di gesso prefabbricati di formato grande, 244 x 122 cm, fissandoli al legno con le apposite punte zincate, piantate con la testa leggermente incassata rispetto alla superficie circostante. I chiodi zincati vanno piantati a un intervallo di 15 cm uno dall’altro e a 12 mm dal bordo del pannello.
Lavorare lentamente e con cura: un’imbastitura fatta bene è indispensabile, se si vuole ottenere un lavoro liscio e senza grinze, e dev’essere particolarmente solida se si pensa di trapuntare senza l’aiuto di un telaio. Non appoggiarsi sulla stoffa per non creare delle pie-ghine nascoste nell’imbottitura e sul telo inferiore. L’imbottitura in eccesso si può togliere con la punta delle forbici man mano che si prosegue col trapunto.
Tracciare gli eventuali disegni da seguire col trapunto direttamente sul telo superiore, con le sagome e il gesso da sarto, dopo aver unito i tre strati se si lavora a telaio, prima se si lavora senza telaio. Se si usa un telaio, fissarvi la parte da cucire. Cominciare alla distanza del proprio braccio e lavorare verso di sé, facendo una filza di punti corti e regolari. Controllare che l’ago penetri attraverso tutti e tre gli strati.
Margini orlati
Ripiegare i margini del telo inferiore sull’imbottitura, poi voltare in sotto i margini dello strato superiore. Unire i due margini cosi ripiegati con un sopraggitto, facendo dei punti il piú possibile piccoli e regolari.
Rifinitura con bordo
ripiegato Dopo aver eseguito il trapunto, voltare in su di 1 cm i margini del telo inferiore. Poi piegare la parte che diventerà il bordo e cucirla allo strato superiore con un sottopunto. Lo strato superiore può essere rifilato a una certa distanza dall’ovattina se si desidera un minor ingombro (vedi illustrazione). Ripiegare la stoffa ad angolo retto alle quattro estremità e cucire con piccoli punti regolari.