Lo sfilato siciliano si presta a innumerevoli applicazioni. I disegni rappresentano fiori, complicate geometrie e motivi allegorici di ispirazione antica. Sembra abbia avuto origine dalla lavorazione su rete. Lo sfilato siciliano presenta quattro varianti: 400, 500, 700 e Vittoria. L’esecuzione dei primi tre è complicata, richiede molto tempo e una buona vista. Lo sfilato Vittoria prende il nome dall’omonima città in provincia di Ragusa dove venne ideato e diffuso. Si esegue sfilando il disegno e lasciando immutato il fondo. La decorazione prende spunto da bassorilievi greci. Esiste anche lo sfilato sardo simile a quello siciliano ma arricchito, all’interno delle figure, da ornamenti a punto piatto e a cordoncino che fanno risaltare le venature delle foglie oppure alcuni particolari del disegno.
Su una sfilatura alta 2 cm eseguite il punto a giorno 0 punto quadro in alto e in basso. Raccogliete i fili a fascetti di quattro.
Iniziando da destra con il punto rammendo raccogliete due fascetti salendo verso l’alto per un quinto dell’altezza. Spostatevi a destra sempre con il punto rammendo fino a due quinti.
Quindi salite ancora più a destra fino a tre quinti e procedete fino alla parte alta del lavoro.
Passando all’interno del punto rammendo scendete di un quinto e lavorate in modo simmetrico rispetto alla metà destra del lavoro. Passando nel punto quadro di base, da rovescio, spostatevi verso sinistra e riprendete dal disegno 1.
Per eseguire un ragno sfilato nell’angolo a punto rammendo iniziate dal centro e continuate come illustrato nel disegno.