Quella di rammendare o aggiustare abiti e biancheria non è certo una delle occupazioni più piacevoli, ma a lavoro finito ogni padrona di casa proverà per la sua opera una enorme soddisfazione. Un rammendo perfetto, una riparazione a regola d’arte ridanno a un indumento nuova vita: è come averlo appena comperato senza spendere neanche un euro. Talvolta poi non c’è possibilità di scelta: è necessario far durare ancora un abito o un lenzuolo e allora tanto vale imparare a eseguire un’aggiustatura o un rammendo quanto più possibile perfetto.
Come si mette una toppa
Il procedimento è sempre lo stesso, sia che si debba applicare la toppa a un paio di calzoni, a una federa, ai gomiti di una camicia e cosi via.
Ridurre il buco a un quadrato o a un rettangolo.
Approntare col medesimo tessuto del capo da riparare un quadrato o un rettangolo leggermente più grande (circa 1 cm per parte).
Ripiegare il cm in più e appoggiare la toppa sul diritto dello strappo. Imbastire dopo essersi accertati che la trama e l’ordito della toppa e dell’indumento combacino e cosi pure eventuali disegni.
Lavorando sul diritto eseguire una imbastitura prendendo con l’ago due fili della toppa e due fili del tessuto che si sta riparando.
Fissata cosi tutt’attorno la toppa, girare l’indumento sul rovescio e tagliare i bordi del foro a pari con quelli del pezzo inserito.
1. Stirare bene, poi passare sui bordi un fitto sopraggitto di rifinitura. Volendo, si possono fissare i bordini alla toppa con un punto a mosca, sempre eseguito sul rovescio con punti invisibili dal diritto.
Come si rivoltano i polsini delle camicie
Scucire delicatamente un polsino osservando com’è applicato.
Togliere tutti i residui di filo e rivoltare il polsino in modo che l’interno passi all’esterno e viceversa.
Imbastire e cucire esattamente com’era prima. Disfare il secondo polsino soltanto quando il lavoro sul primo è stato portato a termine.
Confrontare le due maniche, poi rivoltare anche l’altro polsino.
Naturalmente questo lavoro si può eseguire solo sui polsi doppi con allacciatura a gemelli. I polsini semplici chiusi da un bottone non si possono rivoltare se non accorciandoli mediante un lavoro che però non sempre risulta molto soddisfacente.
Scucire il polsino sui tre lati esterni.
All’interno del polsino rivoltare verso l’alto un po’ del tessuto in modo che la parte consumata passi sul rovescio e scompaia.
Imbastire la piega formatasi.
Cucire in modo che i punti non si vedano sul diritto, poi rifare le ribattiture sui tre lati.
Se non si è molto abili, è consigliabile riparare in questo modo solo i polsini delle camicie dei bambini che in genere sono ricavati da un sol pezzo di tessuto e hanno o poca o nessuna intelettatura all’interno.
Orli sfrangiati dei pantaloni
Pantaloni con risvolto.
Bisogna tener presente che la lunghezza dei pantaloni deve rimanere la stessa e non risultare alterata.
Scucire la piega interna del fondo gamba e liberarla dalla polvere che vi si è annidata ma non stirarla.
Segnare con una imbastitura le varie pieghe che sono ancora ben visibili sul tessuto. Segnare anche il punto a cui giungeva il risvolto all’esterno della gamba.
Stirare.
Lavorando sul diritto fare sulla gamba del pantalone una piega che faccia combaciare la seconda linea di imbastitura con la prima. La piega cosi ottenuta segnerà il bordo superiore del nuovo risvolto. Imbastirla provvisoriamente.
Voltare la gamba del pantalone portando in luce la parte inferiore dell’imbastitura appena fatta. Cucire in corrispondenza vicino all’orlo con un punto a filza.
Lavorando sul diritto della stoffa ripiegare di nuovo il fondo della gamba lungo la terza linea di imbastitura e fissare tutt’attorno.
Rivoltare la gamba al rovescio, tagliare la piegatura che avanza, in corrispondenza della prima imbastitura.
Rifinire il bordo tagliato poi fermare l’orlo con un punto nascosto.
Fermare il nuovo risvolto alla gamba del pantalone in corrispondenza delle due cuciture.
Stirare leggermente, poi togliere l’imbastitura e stirare di nuovo con più energia.
Pantaloni senza risvolto
Non è possibile non accorciarli, sia pure di poco.
Scucire delicatamente l’orlo.
Se i pantaloni sono un po’ stretti sul fondo, scucire anche le cuciture laterali fino al punto in cui verrà fatta la nuova piegatura.
Fermare la cucitura con qualche punto dove finisce.
Stirare bene.
Rivoltare il fondo 1 cm circa più sopra di dove arrivava prima e fermare l’orlo a punto nascosto.
Se i pantaloni sono un po’ stretti in fondo, i lati del bordo non si incontreranno più: cucirli quindi separatamente con qualche punto che non si veda dall’esterno.
Come si cuciono i bottoni
Fermare il filo sul rovescio con un puntino o un piccolo nodo.
Passare il filo sul diritto e infilarlo in uno dei fori del bottone. Tornare sul rovescio attraverso un altro foro e cosi via per quattro, cinque volte.
Non tendere mai troppo il filo ma lasciare tra il bottone e il tessuto un piccolo “gambo”. Prima di passare il filo sul rovescio per fermarlo definitivamente, attorcigliarlo tre o quattro volte attorno al gambo in modo che il bottone resti leggermente scostato dal tessuto e non tiri una volta abbottonato.
Portare il filo sul rovescio dell’indumento e fermarlo con un paio di puntini invisibili.
Il gambo del bottone deve essere più o meno lungo a seconda della pesantezza del tessuto.
Come si ripara una cerniera lampo
Fare un taglietto con una lama da rasoio sulla parte che non entra nel cursore, a circa 1 cm sopra il fermo.
È necessario usare la lametta del rasoio e non la forbice perché quest’ultima non produce un taglio abbastanza netto.
Portare il cursore sul fondo poi farlo risalire su ambedue i bordi della ‘lampo fin sopra il taglio praticato. I denti combaceranno chiudendo la lampo.
Passare più volte un filo resistente proprio sopra il punto in cui la lampo comincia a chiudersi in modo da formare un ostacolo oltre al quale il cursore non possa scendere.
Naturalmente la lampo risulterà 1 cm più corta di prima ma funzionerà perfettamente.
Come rifinire una piega
Le pieghe delle gonne, specie di quelle aderenti, tendono di solito a scucirsi verso l’alto. Per evitare questo inconveniente si esegue proprio in corrispondenza dell’inizio dello sfondo piega un rinforzo detto “mosca”.
Disegnare con il gessetto un triangolo.
Con la seta di colore adatto eseguire sulla destra della cucitura una serie di punti sbiechi come quelli visibili nell’illustrazione.
Procedere allo stesso modo dalla parte opposta della cucitura.
Alla base dei triangoli eseguiti formarne altri due più piccoli, lavorando dall’esterno verso l’interno come si vede nell’illustrazione. Fermare bene il filo sul rovescio.
Rammendo
Il rammendo deve essere quanto più possibile dissimulato, ma resistente. Per rammendare sulla lana adoperare un filo di lana; per rammendare sul cotone usare invece l’apposito filo da rammendo, morbido e poco ritorto.
Eseguire una serie di filze verticali parallele che superino di 8-10 mm il bordo del buco o la zona da rinforzare. Esse costituiranno la trama del rammendo e per risultare ordinate e funzionali di solito si dispongono a formare un quadrato.
Eseguire una serie di filze orizzontali passando la punta dell’ago alternativamente sopra e sotto le filze verticali: esse costituiranno l’ordito del rammendo e colmeranno definitivamente il vuoto lasciato dal tessuto mancante a causa dello strappo. Anche queste filze saranno disposte in modo da completare i lati del quadrato.
Perché il rammendo riesca perfetto non bisogna mai tirare troppo il filo: è anzi meglio alla fine di ogni filza lasciare un piccolo anello. Terminato il rammendo, stirare con panno umido su una superficie rigida.
Rammendo invisibile di emergenza
Perché sia veramente invisibile, il rammendo deve essere eseguito da persona molto esperta col medesimo filo in cui è realizzato il tessuto. Buoni risultati si possono ottenere, specie su stoffe non troppo leggere, usando un capello invece del filo.
Riaccostare e ricomporre come meglio possibile i lembi dello strappo.
Infilare un capello nella cruna di un ago e passarlo avanti e indietro tra i fili del tessuto avendo cura di non tenderlo troppo.
Per i tessuti scuri usare un capello bruno, per i tessuti chiari un capello biondo.
Lenzuola
Per prolungare la durata di un lenzuolo che comincia a ledersi al centro, basta ricorrere per tempo a un semplice espediente.
Dividere a metà il lenzuolo nel senso della lunghezza.
Sovrapporre le due cimose laterali e fermarle con due cuciture parallele senza ripiegarle, per evitare che la giunta risulti troppo rigida e spessa.
Rifinire con un orlino sui latim formati ora dalla parte più consumata del lenzuolo, quella centralem che si può cucire a macchina.