La linea è di per sé un elemento straordinario ed essenziale per il disegno, ma il suo potenziale espressivo può essere valorizzato attraverso l’uso di chiari e scuri. Il chiaroscuro è il mondo del colore rappresentato in bianco e nero e per rappresentare delle masse occorre appunto realizzare un disegno che comprenda zone di valorizzazione tonale di luci e ombre.
Prima di iniziare a lavorare su un disegno tonale è necessario fare un semplice confronto. Accendete la televisione e se è a colori togliete la luminosità e aumentate il contrasto. Il risultato sarà un’immagine limitata che sembra basata essenzialmente su toni chiari e scuri. Mentre osservate l’immagine aumentate la luminosità: inizieranno ad apparire i grigi, creando così forme più definite e complesse.
Ora sedetevi a una certa distanza dalla finestra e socchiudete lentamente gli occhi come per sbirciare: l’immagine che avrete sarà limitata e ricca di contrasti, come lo schermo televisivo privo di luminosità. Riaprendo lentamente gli occhi, le forme si faranno più definite e la varietà delle tonalità tra chiaro e scuro aumenterà. L’occhio è in grado di percepire una gamma tonale molto superiore all’immagine televisiva.
Come per la televisione, anche i materiali utilizzati per disegnare non riescono a riprodurre l’intera gamma di tonalità che l’occhio riesce a percepire e quindi certe sottigliezze devono essere semplificate.
L’occorrente
una tavoletta da disegno D carta opaca da disegno formato A3
matite 2B, 4B e 6B
una penna a cannuccia e dei pennini
inchiostro di china
pennelli
bastoncini di carboncino o fusaggine
una gomma di plastica
una riga
nastro per mascheratura
un cutter affilato
uno sfumino
una tavolozza
un recipiente per l’acqua
Toni chiari e scuri
Se per la linea il primo passo consiste nel familiarizzare con la percezione e la rappresentazione delle figure nei loro contorni essenziali, per il chiaroscuro è indispensabile un approccio con le tecniche base di gradazione tonale.
Tendete sulla tavoletta da disegno un foglio formato A3 in senso verticale. Tracciate una linea verticale attraverso il centro del foglio.
Disegnate 22 linee rette a mm 25 l’una dall’altra ai lati della linea centrale. Scrivete la lettera S (per “scuro”) sotto la prima colonna verticale e numerate le colonne successive da I a 9,
procedendo da sinistra verso destra. Sotto la decima colonna scrivete C (per “chiaro”),
numerate le altre colonne da 9 a 1 e scrivete nuovamente S sotto l’ultima colonna.
Nella prima colonna create una superficie di tono scuro disegnando a matita con tratti pesanti e compenetranti. In quelle seguenti i tratti
dovranno essere sempre più leggeri in modo da ottenere un tono sempre meno scuro, fino alla colonna centrale che dovrà essere lasciata in bianco. Nella seconda metà del foglio, si procede
dai toni chiari a toni sempre più scuri. Lo scopo è quello di imparare a realizzare un passaggio graduale dal chiaro allo scuro e viceversa. Sarà improbabile produrre risultati accurati con un’unica matita e quindi dovrete lavorare con la gomma per schiarire i toni oppure usare lo sfumino, o le dita, per stendere il carboncino e creare effetti più sfumati.
Durante l’esercizio è probabile che dobbiate fare dei ritocchi, schiarendo o scurendo i toni: non preoccupatevi, siamo solo ai primi passi!
La matita
La matita è uno strumento utile per produrre ombreggiature, ed è spesso usata per disegnare su un album per schizzi. Quando si inizia a lavorare su luci e ombre è però opportuno arrivare a padroneggiare la scala globale dei toni, mentre la matita si presta piuttosto a disegni su superfici limitate e alla definizione dei particolari. Carboncino e inchiostro sono perciò gli strumenti più adatti per compiere i primi passi nel campo della. gradazione tonale. Per ottenere effetti di chiaroscuro con la matita è possibile utilizzare la mina sia di punta che di spigolo.
Lavorare a carboncino
Sotto il primo esercizio sulla gradazione di toni chiari e scuri tracciate undici linee verticali distanziate di mm 25 e alte mm 160. Quindi tracciate una linea diagonale che colleghi l’angolo superiore sinistro e quello inferiore destro.
Sopra la prima colonna a sinistra scrivete la lettera C, quindi numerate le altre colonne da l a 8 e contrassegnate con la lettera S l’ultima colonna. Sul margine inferiore delle colonne trascrivete le stesse lettere ma invertite e gli stessi numeri ma in ordine inverso. La lettera S, come nell’esercizio precedente, indica il tono più scuro, la C il tono più chiaro.
Questa volta iniziate la realizzazione della scala tonale partendo dall’angolo a sinistra della sezione sopra la diagonale, procedendo a passi graduali dal chiaro allo scuro con un carboncino. Nella sezione sotto la diagonale si parte invece dal tono più scuro per arrivare a quello più chiaro.
Benché in un primo tempo l’uso del carboncino potrà risultare un po’ difficoltoso a causa della sua consistenza friabile, le potenzialità di gradazione dei toni che esso consente sono tali da renderlo uno strumento molto prezioso, che vale la pena di imparare a usare. Per sfumarlo si possono utilizzare gli sfumini o le dita, mentre per asportare strati di carboncino di tono troppo scuro vi sarà utile una gomma di plastica.
Lavorare a inchiostro
È possibile ottenere variazioni tonali anche lavorando con l’inchiostro. Disegnate a matita un quadrato con una base di cm 25 su un foglio formato A3. Dividetelo ora tracciando due linee diagonali che uniscano gli angoli opposti. Partendo dal punto di intersecazione delle linee, tracciate su ogni diagonale sei punti a una distanza di mm 25 l’uno dall’altro. Collegateli quindi con delle linee rette in modo da creare una serie di quadrati. Ai margini dovrebbe rimanere un bordo di mm 6.
Contrassegnate il quadrato centrale con S, per “scuro”. Quindi numerate gli altri quadrati esterni da 1 a 5, lasciando il bordo esterno completamente bianco.
Per ottenere le gradazioni tonali desiderate versate dell’inchiostro puro nel primo scomparto di una tavolozza di plastica, in quello successivo versate quindi altro inchiostro puro che dovrete diluire con una piccola quantità d’acqua. Quindi,
procedete aggiungendo una percentuale sempre maggiore d’acqua fino a ottenere una serie di toni sempre più chiari.
Applicate l’inchiostro senza inclinare il piano di lavoro, per evitare che coli lungo il foglio. Servendovi del pennello coprite il quadrato centrale con l’inchiostro puro. Procedendo verso l’esterno utilizzate via via l’inchiostro sempre più diluito.
Per i colori diluiti utilizzate un pennello a punta piatta. Lavorate il più rapidamente possibile, cercando di mantenere i toni creati col pennello uniformi e limpidi. Dopo aver completato ogni quadrato, sciacquate il pennello in acqua pulita e rimuovete l’acqua in eccesso facendolo scorrere su un panno pulito.
Occorre naturalmente un certo tempo per imparare a usare in modo uniforme i colori ad acqua. Ma inizialmente sarà più importante ottenere l’effetto di gradazione dal nero del quadrato centrale al bordo esterno bianco che non stendere uno strato di tono uniforme.