Un piccolo successo nella confezione di un abito o di una tenda potrebbe far nascere una vera passione per il cucito: utilissimo hobby che desterà ammirazione e invidia.
Come si confeziona un vestito
Alcune regole preziose
-Bandire l’impazienza.
-Leggere bene le istruzioni accluse al modello.
-Controllare le misure del modello e apportare le modifiche necessarie seguendo le istruzioni accluse.
-Prima di cucire a macchina esser certe che vada tutto bene.
-A mano a mano che si procede nel lavoro, stirare le cuciture dei vari pezzi, cosa che facilita l’individuazione di piccole imperfezioni che possono danneggiare la resa finale.
L’acquisto della stoffa. Il tessuto di solito è in vendita in tre larghezze diverse: I metro, 70 cm, 140 cm. Quasi sempre sul modello è indicato quanta stoffa occorre e in quale altezza.
Generalmente i tessuti in seta e cotone sono alti 70 cm o 90 cm, quelli in lana 140 cm. Se si acquista un tessuto di altezza diversa da quella consigliata dal modello scelto, sarà bene chiedere al venditore quale sia il metraggio occorrente.
Che cosa è il “verso” di un tessuto. Il “verso” di un tessuto è il senso in cui va il pelo o un disegno ben definito o il motivo della trama: è necessario che tutti i pezzi di un vestito siano tagliati nello stesso verso per evitare differenze di colore o una disposizione errata dei motivi di un dato disegno.
Se il modello consiglia un certo metraggio ma il tessuto scelto ha un suo verso o motivo ben definito è meglio acquistarne un quantitativo un po’ superiore per poter disporre adeguatamente i singoli pezzi facendoli combaciare tra loro.
Tessuto a disegni. Se la stoffa reca un determinato disegno che deve continuare su ambedue i lati del vestito in maniera armoniosa, oltre a comperare una quantità abbondante di tessuto per aver modo di combinare il disegno, è necessario disporre i vari pezzi sulla stoffa non nell’ordine suggerito dalle istruzioni ma in modo da ricostruire il motivo ornamentale.
Tessuto a righe. È importante che le righe combacino soprattutto sui fianchi delle gonne in corrispondenza della cucitura delle maniche, sui davanti, nel mezzo dietro. Pertanto, al momento dell’acquisto, è necessario tener conto della maggiore quantità di tessuto occorrente.
Diritto e rovescio del tessuto. Alcuni tessuti hanno un lato diritto e uno rovescio. Alcune volte la differenza tra i due lati è evidente altre volte no. Ogni piccola imperfezione di solito è visibile solo sul rovescio, specie in prossimità della cimosa. In caso di dubbio, chiedere al venditore come utilizzare la stoffa acquistata.
Tessuti lavabili e no. Sarebbe consigliabile al momento dell’acquisto accertarsi se un dato tessuto è lavabile o meno. Per sapere se il tessuto sopporta o no l’immersione in acqua, basta prendere un quadratino di stoffa, poggiarlo su un pezzo di carta e disegnarne i contorni con una matita, poi ritagliare la carta e lavare il tessuto. Asciutto e stirato che sia, misurare il campioncino con la carta: se il tessuto si è ristretto, converrà pulire sempre a secco l’indumento che ne ricaverete. Dalla prova eseguita risulterà anche se i colori sono solidi o se stingono.
Paramonture e risvolti. Essi possono essere realizzati nello stesso tessuto dell’abito oppure in colore contrastante, nel qual caso occorre acquistare un metraggio di stoffa adeguato.
Intelettatura. Per sostenere e rendere più rigidi i risvolti di giacche abiti e cappotti si inserisce sotto la paramontura uno strato di ovattina o teletta in vendita nelle mercerie. Sul modello di solito è indicato quanta ne occorre.
Cartamodelli
Tutti i modelli in carta sono corredati da ampie istruzioni per tagliare e cucire il capo descritto: seguendole scrupolosamente sarà impossibile sbagliare. Prima di cominciare a tagliare, disporre tutti i pezzi sul tessuto per esser certi che esso sia sufficiente. Se il modello deve essere tagliato su stoffa doppia, unire le due cimose e appuntare assieme le estremità in
diritto filo, quindi nel medesimo verso per evitare che sfruttino in modo diverso il pelo o il motivo della stoffa. Prima di tagliare, controllare ancora una volta di aver rispettato le indicazioni: diritto filo, sbieco, controverso ecc.
Se il tessuto ha un disegno ben definito, accertarsi che risulti nella esatta posizione e che, per esempio, i fiori non abbiano il gambo rivolto verso l’alto. Uguale attenzione bisogna porre nel far combaciare eventuali righe.
Tacche e altri segni convenzionali. Talvolta il diritto filo della stoffa e il punto in cui i pezzi devono combaciare invece che con la stampigliatura sono indicati sul modello di carta con tacche a V. Non è assolutamente necessario intaccare il tessuto per non correre il rischio di fare una incisione troppo profonda: dato che le tacche servono da punti di riferimento, tagliarle in modo che sporgano in fuori invece che verso l’interno (vedere illustrazione), oppure segnare semplicemente le tacche sul tessuto con qualche punto verticale di imbastitura, senza tagliare.
Prima di tagliare, appuntare il modello alla stoffa con molti spilli.
Non staccare mai la carta prima di aver marcato tutti i segni convenzionali (buchi, quadratini, triangoli, nodi ecc.) che indicano la posizione dei bottoni, i punti di incontro di due parti e cosi via. Per segnare i contorni del modello sul tessuto e tutti gli altri particolari di lavorazione si ricorre al filo da imbastire e al punto asola.
Punto asola
-Con un filo da imbastire doppio formare dei punti a filza molto lenti (se vi sono nel modello dei fori, passare l’ago dentro ciascuno di essi).
-Allargare i due lembi del tessuto e tagliare i punti: il filo resterà metà su un lembo metà sull’altro.
Per evitare che i pezzetti di filo si stacchino e la traccia si perda, passare su ciascun pezzo di tessuto un’imbastitura di lunghi punti a filza in corrispondenza delle marche.
Talvolta il modello prescrive di tagliare due pezzi del corpino, per esempio le maniche, separatamente invece che su tessuto doppio. In questo caso bisogna poggiare un pezzo del modello col diritto verso il tessuto e l’altro col rovescio altrimenti si otterrebbero due maniche destre o due sinistre invece che una destra e una sinistra.
Bordi e loro rifinitura
Se si taglia il tessuto con le apposite forbici dentate i bordi non sfilano e quindi non debbono essere rifiniti in alcun modo. In caso contrario è necessario
-Rifinire i bordi con lo zig-zag della macchina da cucire prima ancora di procedere all’imbastitura dei vari pezzi tra loro. Oppure:
-Eseguire sui bordi un sopraggitto molto fitto e regolare a confezione ultimata e prima di procedere alla stiratura.
-Se il tessuto è molto leggero si possono ripiegare i bordi e fissarli con un giro a macchina, avendo cura però durante la stiratura di non insistere troppo sui bordi ripiegati affinché non diventino visibili dall’esterno.
Confezione
Seguire le istruzioni accluse al modello. Se non vi sono indicazioni contrarie, cucire sul rovescio dell’indumento. Affrancare bene i capi del filo a cucitura ultimata.
Se sul modello è scritto: e far combaciare in O, vuol dire che i due punti marcati col cerchietto devono essere sovrapposti in quel punto; invece tagliare in O significa che si deve praticare un taglio dall’esterno verso il cerchietto.
Per evitare che i bordi appena tagliati sfilino, rifinirli subito con un sopraggitto. Se è necessario eseguire una cucitura difficile a macchina, meglio farla a mano perché riesca più precisa.
Se è indicato che gli occhielli vanno tagliati e rifiniti prima di cucire il resto, eseguirli secondo il procedimento già suggerito.
A mano a mano che si procede nella confezione, provare l’indumento: qualunque modifica è più semplice e riesce meglio se fatta durante la lavorazione.
Eseguire lungo i bordi delle cuciture rotonde tante piccole incisioni), badando però a non recidere il filo della cucitura stessa.
Stirare a mano a mano le cuciture coi lembi ben aperti: se il tessuto è di lana interporre un panno umido.
Orli
Dopo aver surfilato il bordo del tessuto perché non sfili, ripiegare l’orlo attenendosi alle indicazioni delle marche segnate.
Controllare allo specchio se l’orlo è perfetto e apportare i necessari ritocchi.
Può esser d’aiuto indossare sotto il capo che si sta confezionando una gonna diritta: se essa sarà a filo dell’indumento in lavorazione e non penderà o scomparirà sotto di esso, vuol dire che l’orlo che si sta controllando è diritto.
Passare un’imbastitura circa I cm sotto il bordo, cucire con un sottopunto, rimuovere l’imbastitura ed eventuali spilli quindi stirare
Fettucce
Se è necessario rifinire un vestito con delle fettucce, prima di applicarle sarà bene lavarle affinché non si restringano e non tirino.
Stiratura
Prima di stirare togliere le imbastiture e gli spilli per evitare che formino sul tessuto dei segni antiestetici. Il ferro non deve mai essere troppo caldo. Stirare sempre sul rovescio del tessuto.
Stiratura del velluto. Non passare mai il ferro direttamente sul velluto. Mettere sul rovescio un panno leggero umido ma non troppo impregnato d’acqua, poi, tenendo il ferro in Modo da sfiorare il panno, passarlo più volte avanti e indietro: si avrà una specie di stiratura a vapore.
Se si teme di non riuscire a stirare il velluto a regola d’arte converrà affidare il vestito a un negozio specializzato.